Meghan Markle, la vittoria contro i media Uk

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Vittoria per Meghan Markle. La moglie del principe Harry è riuscita ad avere la meglio sui media britannici e a far valere davanti al giudice il suo diritto alla privacy, evitando il clamore di un terzo eventuale processo. La Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado, secondo la quale il Daily Mail è colpevole di aver violato il diritto alla privacy della duchessa, pubblicando una lettera personale di Meghan a suo padre.

E dire che la reputazione di Meghan Markle sembrava totalmente compromessa dopo la cruciale testimonianza di Jason Knauf, l’ex responsabile della comunicazione dei Sussex. Alla corte l’uomo aveva rivelato come all’epoca i Sussex avessero cercato deliberatamente e con regolarità contatti con i giornalisti e persino con gli autori della loro presunta autobiografia “non autorizzata” dal titolo Finding Freedom, scritta da Omid Scobie e Carolyn Durand nel 2020. L’inattesa testimonianza di Kanuf aveva costretto la duchessa a ritrattare le proprie dichiarazioni a processo e a riconoscere il proprio coinvolgimento nella pubblicazione del materiale.

L’imbarazzante dietrofront dell’attrice, che si è scusata con la giuria per la propria “dimenticanza”, non ha avuto conseguenze sull’esito del processo, che alla fine si è risolto con una vittoria schiacciante per Meghan. «Questa è una vittoria non solo per me, ma per chiunque abbia mai avuto paura di difendere ciò che è giusto – ha commentato trionfante la Markle –. Sebbene questa vittoria rappresenti un precedente, ciò che conta di più è che ora siamo abbastanza coraggiosi da rimodellare un’industria dei tabloid che condiziona le persone a essere crudeli e trae profitto dalle bugie e dal dolore che creano».

Di parere opposto sono alcuni esperti legali britannici, che hanno sottolineato le preoccupanti conseguenze della sentenza per la libertà d’espressione: «Questa decisione – ha commentato l’avvocato Matthew Dando – accresce la preoccupazione che le leggi sulla privacy consentano ai personaggi pubblici di determinare selettivamente ciò che può essere riferito su di loro e così manipolare la narrativa dei media. È un precedente pericoloso».

Nonostante l’opposizione dell’opinione pubblica e dei media, presso i quali non ha mai goduto di grande popolarità, Meghan Markle non si è lasciata intimidire. «Fin dal primo giorno (…) l’imputato ha trattato (la causa, ndr) come un gioco senza regole. Più a lungo la trascinavano, più potevano distorcere i fatti e manipolare il pubblico, rendendo un caso semplice straordinariamente contorto al fine di generare più titoli e vendere più giornali, un modello che premia il caos al di sopra della verità. Nei quasi tre anni da quando è iniziato, sono stata paziente di fronte a inganni, intimidazioni e attacchi calcolati. I tribunali hanno chiamato a rispondere l’imputato e la mia speranza è che tutti cominciamo a fare lo stesso. Perché per quanto tutto questo possa sembrare lontano dalla tua vita personale, non lo è. Domani potresti essere tu. Queste pratiche dannose non accadono una volta: sono un fallimento quotidiano che ci divide e tutti meritiamo di meglio».

Meghan Markle, la vittoria contro i media Ukultima modifica: 2021-12-03T09:00:15+01:00da vita-vip
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