La regina Elisabetta II tiene gli addobbi natalizi fino a febbraio

regina Elisabetta II

La pandemia sta togliendo le abitudini più dolci alla regina Elisabetta, quelle che le stanno a cuore. Abitudini molto importanti, che le avrebbero potuto offrire un momentaneo sollievo in un anno difficile. Tra le rinunce più difficili, c’è sicuramente il non poter rimanere fino a febbraio nel castello di Sandrigham ancora completamente decorato per il Natale. Infatti la sovrana non ha mai permesso che si togliessero gli addobbi prima della sua partenza, che è sempre avvenuta agli inizi del mese di febbraio. Fino a quel momento, guai a disfare l’albero e le ricche decorazioni.

Quest’anno, sebbene avesse pianificato diversamente, è stata costretta a trascorrere il Natale al castello di Windsor per l’aumento dei contagi da Covid 19, dovuto in gran parte alla variante Omicron. Nell’amata residenza del Norfolk la sovrana avrebbe voluto ospitare anche quest’anno figli, nipoti e bisnipoti, insieme ai quali addobbare l’albero e scartare i regali alle 6 del pomeriggio della Vigilia. Lo avrebbe desiderato tanto, soprattutto in considerazione del fatto che si tratta del primo Natale in 73 anni che ha dovuto affrontare senza il principe Filippo. Purtroppo invece anche quest’anno, come nel 2020, non ha avuto la possibilità di spostarsi a Sandrigham.

La residenza del Norfolk sembra avere un posto speciale nel suo cuore. Oltre ad aver accolto la famiglia in tanti momenti sicuramente felici, è anche il luogo dove morì suo padre, re Giorgio VI, il 6 febbraio del 1952. Proprio per ricordare il triste evento, Elisabetta ha sempre voluto che nel castello restassero gli addobbi fino a quella data, dopo la quale tradizionalmente faceva ritorno a Londra.

Il rapporto che la legava al padre era speciale. Egli una volta riferendosi a lei disse che era il suo «orgoglio» (mentre l’altra figlia, Margaret, era la «gioia»). Lo stress della Seconda Guerra Mondiale minò la salute di Giorgio VI, che per di più era un accanito fumatore. Sviluppò un tumore, per il quale fu operato, ma non si riprese mai del tutto, tanto che nel 1951 fu costretto a registrare il suo discorso di Natale in più riprese, che poi furono assemblate solo in seguito. Il re morì nel sonno il 6 febbraio del 1952, a 56 anni. Elisabetta, allora venticinquenne, era in viaggio in Kenya insieme Filippo e, saputa la notizia, tornò in patria. Carlo, che allora aveva 3 anni, e Anna, 1, erano a Sandrigham insieme ai nonni e alla zia Margaret. I camerieri ricordarono che proprio la sera prima che morisse, Giorgio VI aveva passato del tempo giocando con i nipotini. Era poi andato nelle sue stanze dove aveva sorseggiato una tazza di cioccolata calda e letto un giornale. Un assistente ricordò che il giorno successivo avrebbe voluto partecipare a una battuta di caccia al piccione, se il meteo lo avesse permesso.

Invece tutto andò diversamente ed Elisabetta arrivò un paio di giorni dopo nella campagna del Norfolk, dove sorge il castello, per inginocchiarsi di fronte alla bara del padre. Meno di un mese dopo, in una lettera spedita a Sir Eric Miéville, che per tanto tempo aveva prestato servizio presso il re come segretario personale, lasciava trapelare tutto l’affetto e la sofferenza: «Sembra incredibile che mio padre non sia qui. Più tempo passa e più ci rendiamo conto di quanto manchi». Unico sollievo, disse, fu sapere che era morto nel sonno.

Non si sa se anche a Windsor gli addobbi natalizi resteranno fino al 6 febbraio. Se anche così fosse, certamente per lei non avranno lo stesso significato che avrebbero avuto nel castello di Sandrigham.

La regina Elisabetta II tiene gli addobbi natalizi fino a febbraioultima modifica: 2022-01-04T10:00:10+01:00da vita-vip
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