Gli eredi Savoia richiedono i gioielli conservati alla Banca d’Italia

Savoia

Gli eredi di casa Savoia hanno chiesto formalmente all’Italia la restituzione dei gioielli della Corona, che si ritiene valgano 300 milioni di euro. La ricca collezione privata di gioielli di famiglia è rimasta nel territorio italiano dopo che la famiglia è stata costretta all’esilio. Dopo la abolizione della monarchia, infatti, sono stati custoditi all’interno della Banca di Italia.

I reali di Savoia hanno richiesto che la loro collezione di diademi, collane, spille e orecchini venga loro restituita. Si tratta di una vasta collezione di gioielli, conservata al caveau della Banca d’Italia a Roma. La collezione della Casa reale di Savoia, composta da oltre 6mila diamanti e 2mila perle, fu sottratta alla famiglia dopo il referendum per l’abolizione della monarchia.

78 anni dopo gli eredi del casato ne chiedono la restituzione. L’avvocato Sergio Orlandi, legale della famiglia, rappresenterà Vittorio Emanuele e Maria Gabriella, Maria Pia e Maria Beatrice. Gli eredi di Umberto II, infatti, citeranno in giudizio la Presidenza del Consiglio, il ministero dell’Economia e la Banca d’Italia. La mossa legale segue a un tentativo di mediazione che ha avuto esito negativo. Parlando all’agenzia Ansa, Orlandi ha dichiarato: “A differenza degli altri beni, questi non sono mai stati confiscati e sono rimasti pendenti. Perciò devono essere restituiti“.

Sulla questione è intervenuto anche Emanuele Filiberto di Savoia, che ha rilasciato le sue dichiarazioni al Telegraph. Commentando la notizia, l’erede del Casato, ha affermato: “L’Italia dovrebbe fare ciò che è giusto ed opportuno: restituire i gioielli alla mia famiglia”. Il processo a cui si va incontro promette di essere lungo e non si esclude che la Banca d’Italia possa rinviare la decisione al Governo.

Gli eredi Savoia richiedono i gioielli conservati alla Banca d’Italiaultima modifica: 2022-01-27T11:00:55+01:00da vita-vip
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