Achille Lauro, battesimo e polemiche: «Non ci sono più i trasgressori di una volta»

Achille Lauro

Sanremo e polemiche. Un binomio indissolubile che anche quest’anno, a partire dalla prima canzone in gara, è tornato protagonista. Achille Lauro, ad aprire la kermesse con la sua Domenica, ha infatti messo in scena una sorta di auto-battesimo, versandosi l’acqua sul viso con una conchiglia. «Sono proprio curioso di sapere che voto gli darà L’Osservatore Romano», ha scherzato Fiorello durante il suo monologo.

La replica del quotidiano di Città del Vaticano è arrivata puntuale, ma senza alzare particolari polveroni. Anzi, dalle parti della Santa Sede nessuno sembra essersi impressionato. «Chiamati in causa da Fiorello, alla cui simpatia non si può resistere, eccoci qui a dire la nostra su Achille Lauro», scrive il direttore Andrea Monda. «In punta di piedi. Perché Sanremo è Sanremo, L’Osservatore è L’Osservatore».

«E in questo caso si limita ad osservare che, volendo essere a tutti i costi trasgressivo, il cantante si è rifatto all’immaginario cattolico. Niente di nuovo. Non c’è stato nella storia un messaggio più trasgressivo di quello del Vangelo», si legge ancora nell’editoriale. «Da questo punto di vista difficilmente dimenticheremo la recita del Padre Nostro, in ginocchio, di un grande artista rock come David Bowie».

Ben diversa è stata la reazione dell’arcivescovo di Sanremo, monsignor Antonio Suetta, che in una lettera di fuoco ha criticato aspramente l’esibizione di Lauro. «Ha deriso e profanato i segni sacri della fede cattolica, evocando il gesto del Battesimo in un contesto insulso e dissacrante. La conferma della brutta piega che, ormai da anni, ha preso questo evento canoro e, in generale, il mondo dello spettacolo».

Il cardinale Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha invece colto la palla al balzo per una breve catechesi social sul battesimo. Restando nel mondo della chiesa, c’è chi ha preso le difese dell’artista (per Don Carmelo La Magra è assurdo che «la cattolicità venga fuori quando canta Lauro») e chi invece ha scelto l’ironia (per Don Pino Pirri «entro sabato Achille farà pure la cresima»).

Anche se la frecciatina più ironica (e pungente) arriva proprio da L’Osservatore Romano: «Non ci sono più i trasgressori di una volta».

Achille Lauro, battesimo e polemiche: «Non ci sono più i trasgressori di una volta»ultima modifica: 2022-02-03T14:02:10+01:00da vita-vip
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