Sean Penn chiede ai miliardari di fare una «colletta» per mettere fine alla guerra

Sean Penn chiede ai miliardari

500 milioni di dollari: tanto basterebbe, secondo l’attore, per armare la resistenza e dare il colpo finale all’esercito russo. Lo ha detto su Twitter, provando ancora una volta a scuotere le coscienze del mondo.

La fine della guerra in Ucraina per Sean Penn è anche in mano ai miliardari. Anzi, i miliardari secondo lui potrebbero essere decisivi per determinare le sorti del conflitto e dare il colpo finale all’esercito russo. L’attore due volte premio Oscar lo ha appena scritto su Twitter, ipotizzando anche un calcolo.

«2 squadroni di F-15 o 16 (ovvero 12 velivoli con una tecnologia migliore dei Mig (caccia, ndr) russi o dei SU (altri aerei da combattimento, ndr) adeguati per piloti ucraini rapidamente addestrabili (3 settimane) costerebbero a un privato circa 300 milioni di dollari», ha scritto Penn «A questi – ha proseguito – basterebbe aggiungere 200 milioni in difesa missilistica per un totale di 500 milioni».

Poi ha continuato con un altro tweet, scrivendo: «Un miliardario potrebbe porre fine a questa guerra in Ucraina. Ovviamente ci sono componenti aggiuntive da considerare, ma credo che valga la pena pensarci».

Insomma, chiede una specie di colletta, che ai bilionari del mondo – con tanti americani nella lista, oltre agli oligarchi russi che starebbero trattando per la pace – in fondo costerebbe molto poco. Una soluzione ipotizzabile, e un aiuto decisivo alla resistenza ucraina che proprio Sean Penn è stato tra i primi a supportare. Era in Ucraina per un documentario quando sono arrivati gli invasori russi, poi – dopo essere stato costretto a scappare – in Polonia ha accolto in prima persona i rifugiati. Ora proprio in Polonia, oltre che in Romania, continua a portare aiuti concreti con la Core Response, la sua ong nata per offrire aiuti umanitari in tutto il mondo.

Il suo tweet, tra l’altro, non è nemmeno la sua prima presa di posizione contro l’invasione russa in Ucraina: alla vigilia degli Oscar Sean Penn aveva invitato Hollywood a boicottarli se Zelensky non fosse stato invitato a parlare. «Mi auguro che ci sia un boicottaggio e un abbandono della cerimonia», aveva detto alla CNN. «L’Ucraina è la punta di diamante della lotta per i sogni della democrazia. Se la lasciamo a combattere da sola perdiamo la nostra anima come America».

Alla fine Zelensky agli Oscar non c’era. L’Academy ha optato per un minuto di silenzio, e alcune tra le star hanno indossato accessori gialli e azzurri in omaggio alla bandiera del Paese. L’attenzione del mondo, però, alla fine è finita sullo schiaffo di Will Smith.

Sean Penn chiede ai miliardari di fare una «colletta» per mettere fine alla guerraultima modifica: 2022-04-04T12:00:01+02:00da vita-vip
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